Caso di successo ABB e Frigel
Impianti di raffreddamento molto apprezzati nel Food & Beverage grazie anche ai convertitori di frequenza ABB.
Prima di arrivare sugli scaffali, le bevande dei marchi più amati dai consumatori di tutto il mondo passano attraverso gli impianti di raffreddamento del Gruppo Frigel, nati da una pluriennale esperienza nell’industria della plastica e oggi molto apprezzati nel Food & Beverage grazie anche al contributo dei convertitori di frequenza.
La vera innovazione nasce dalla giusta combinazione fra prestazioni e sostenibilità. È questo il principio che guida l’attività del Gruppo Frigel fin dal 1960, quando a Sesto Fiorentino fu fondata Frigel Firenze, prima azienda a proporre raffreddatori di fluidi a scambio termico con aria ambiente. Con questo sistema, destinato principalmente all’industria della plastica, Frigel definì nuovi standard di qualità e quantità nel settore, abbinati a enormi risparmi di energia elettrica e acqua rispetto alle tecnologie tradizionali.
Nel nuovo millennio l’azienda si è trasformata in un gruppo internazionale, con un processo di rapida espansione in diverse aree geografiche (dal Nord America alla Tailandia, dalla Germania al Brasile, dall’India all’Europa dell’Est) e in mercati diversi dal core business della plastica. Fra questi, come spiega Leonardo Losappio, responsabile acquisti dell’azienda fiorentina, spicca il Food & Beverage.
Nasce così una nuova divisione commerciale “PET & Beverage” a Parma, capitale del principale distretto alimentare italiano, che sviluppa la produzione e la vendita di grandi impianti a clienti di primissima fascia, con ordini ripetitivi e installazioni replicate in diverse regioni del mondo per i marchi di bevande più noti.
Focus su ambiente e risparmio energetico
Filippo Malvolti, responsabile R&D di Frigel, spiega che i sistemi di raffreddamento progettati per l’industria delle bevande sono impianti centralizzati ingegnerizzati secondo il carico specifico richiesto da ogni applicazione. I componenti chiave sono chiller modulari 3FR con compressori a vite, che consentono di modulare il raffreddamento per coprire tutte le esigenze di salto termico e portata.
Gli impianti di Frigel vanno sostanzialmente a sostituire i tradizionali chiller ad ammoniaca con refrigeratori modulari, apparecchiature più ecologiche che riducono drasticamente i rischi di sicurezza e l’impatto ambientale utilizzando gas refrigeranti ecologici in bassissime quantità per modulo gas commerciali atossici (R134a; R513a) invece di un fluido tossico come l’ammoniaca.
Con questa proposta tecnologica il Gruppo Frigel si è aperto nuove strade in mercati come il Beverage, dove i potenziali clienti finali hanno velocemente capito i vantaggi della soluzione, non solo in termini di efficienza e sostenibilità ambientale ma anche di risparmio energetico ed economico, grazie alla possibilità di modulare con precisione le capacità frigorifere delle pompe e dei compressori che fanno circolare i fluidi vettore.
Partnership consolidata
La missione di Frigel si basa sul risparmio di risorse, acqua ed energia e l'espansione dell'azienda nel settore Food & Beverage è stata favorita dal crescente utilizzo di convertitori di frequenza (drive) per l'azionamento di pompe e compressori. L'azienda sta ora raccogliendo i frutti del suo duro lavoro, avendo lasciato al mercato il tempo necessario per comprendere e apprezzare i vantaggi dei motori controllati con drive rispetto a quelli a velocità fissa.
L'utilizzo di convertitori di frequenza garantisce un controllo perfettamente accurato della velocità dei motori che azionano i compressori a vite e i gruppi di pompaggio nel processo di raffreddamento. In questo ambito, Frigel ha scelto di affidarsi alla tecnologia ABB attraverso Marini Pandolfi, partner dell'azienda svizzero-scandinava nella regione Toscana. Il rapporto professionale tra Frigel e Marini Pandolfi risale a più di vent'anni fa e si è rafforzato nel tempo.
Per i progettisti Frigel è stata quindi una scelta naturale rivolgersi al proprio partner per individuare l'inverter più adatto a controllare il funzionamento dei nuovi impianti di raffreddamento per i grandi clienti dell'industria delle bevande.
Per ottenere un controllo molto accurato di compressori e pompe, e di conseguenza una regolazione accurata della capacità di raffreddamento, Frigel ha adottato l'azionamento ACS580 di ABB, abbinato a unità ausiliarie ACS310 montate sui gruppi di pompaggio per far circolare il fluido refrigerante tra chiller e utenze. Ogni azionamento è controllato da un PLC programmato con una logica proprietaria.
Il supporto di Marini Pandolfi è stato fondamentale per sviluppare l'interazione tra i PLC e gli azionamenti ABB. Gli ingegneri di Frigel volevano che l'azionamento offrisse la migliore combinazione di robustezza, facilità di programmazione e assistenza. Tutti questi requisiti sono stati soddisfatti grazie alla tecnologia ABB supportata da Marini Pandolfi.
Secondo Franco Soldi: "Sfruttando la nostra ventennale esperienza in questo tipo di progetti, siamo in grado di accelerare i tempi di sviluppo per fornire ai clienti i vantaggi derivanti dalla scelta del prodotto giusto per ogni applicazione."
Un ordine recente ricevuto da Frigel è la fornitura di 39 moduli di raffreddamento ModularChiller 3FR per un sito produttivo in Estremo Oriente, gestito dal marchio di bevande più famoso al mondo. I diversi moduli sono collegati idraulicamente da unità di pompaggio che possono essere composte da due a quattro pompe, ciascuna controllata da un inverter ABB. Marini Pandolfi fornisce ogni anno diverse centinaia di convertitori di frequenza ABB per le installazioni Frigel in tutto il mondo.
Per questo motivo, Marini Pandolfi è fortemente concentrata su aspetti quali la facilità di fornitura e di implementazione dei prodotti in tutto il mondo, nonché sui costi e sulle prestazioni. Attualmente, secondo Gastone Bettarini, responsabile commerciale e tecnico di Marini Pandolfi, il partner ABB fornisce prodotti al Gruppo Frigel in tutto il mondo, direttamente dallo stabilimento di Scandicci.
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